La scala ed il sacello di San Giacomo a Capizzi

 

La scala ed il sacello di San Giacomo a Capizzi

Completati i lavori a Capizzi (ME) per il sacello di San Giacomo e per la scala che consente l’abbraccio al Santo.

Capizzi ritorna ad essere méta di pellegrinaggio

Chi ha avuto modo di incontrare il popolo capitino conosce bene l’indomabilità del loro carattere, che rende onore al fatto che San Giacomo e San Giovanni fossero appellati Boanerghes (“figli del tuono” in aramaico).

Neanche la pandemia è stata in grado di fermare i propositi dei fedeli che hanno visto concludere, nelle passate settimane, i lavori per due opere di architettura religiosa moderna: il sacello di San Giacomo e la scala per poter fare il tradizionale abbraccio al santo al termine del pellegrinaggio.

Il sacello di San Giacomo

Il Progetto del Sacello di San Giacomo della Parrocchia dei Santi Nicolò e Giacomo ha inizio nel 2020 in periodo di piena pandemia, quando la città trovandosi in zona rossa decide di affidarsi totalmente al Protettore San Giacomo Maggiore. In memoria di questi due anni di emergenza erige un “Sacrario” in cui custodire le Sacre Reliquie dell’apostolo con le offerte della popolazione.

La progettazione

Al giovane Architetto Luciano Marino è affidato l’arduo compito della progettazione e della gestione delle manovalanze per dare alla comunità un’opera degna del Santuario di San Giacomo, meta di pellegrini da tutta la Sicilia.

Santuario di San Giacomo a Capizzi
L’altare prima dell’inizio dei lavori (chiesa di San Giacomo Maggiore a Capizzi)

L’architetto pensa ad un Sacello con una porta Santa sulla falsa riga della porta del paradiso del battistero fiorentino; essa sarà costituita da formelle che raccontino il legame tra la comunità e il protettore sfociando in immagini che rimarranno alla storia.

Per far ciò si appoggia ad uno dei carrettisti più famosi di Sicilia, Giuseppe Lanzafame, il quale riesce a creare l’impossibile con il legno, rispettando fedelmente i disegni del progettista.

Bozzetto del nuovo sacello ligneo
Dall’idea al progetto

Le sculture che coronano il Sacrario sono in legno di tiglio. Al centro lo stemma principale con i simboli del Santo, a destra e sinistra gli stemmi dell’arciprete Don Antonio Cipriano e del Vescovo di Patti, Sua Eccellenza Mons. Guglielmo Giombanco. Particolare da notare è che vicino allo stemma dell’arciprete si può scrutare un burattino di legno, firma del progettista stesso.

Gli stemmi sono  legati da festoni floreali composti da il giglio di San Giacomo, ginestre (fiori locali diffusi a Capizzi nel periodo tra giugno e luglio, mese della festivitò del’apostolo) e melograni, simbolo del sacrificio e del martirio.

La porta è ornata da stelle ottagonali e conchiglie, per ricordare che li dietro sono custodite le spoglie mortali di “Santiago de Compostela” il pellegrino.

La realizzazione

Le otto formelle sono rispettivamente:

  1. La consegna del vessillo Aragonese dall’autorità Civile all’Autorità religiosa
  2. Il cappello di San Giacomo al Morente, antica tradizione Capitina
  3. L’arrivo delle reliquie a Capizzi
  4. Il rito dei “miracoli”, l’abbattimento del muro
  5. L’allegoria dell’arcipretura capitina
  6. San Giacomo che benedice i pellegrini verso Santiago e verso Capizzi
  7. L’ostensione del Simulacro in Pandemia
  8. La costruzione dello stesso sacello in presenza del progettista, il padre (ebanista del sacello) e l’arciprete.
La struttura viene ricostruita
Iniziano i lavori. La struttura con il nuovo gradone in basso

Con pazienza, fede e devozione, i lavori procedono fino al loro completamento che restituisce ai fedeli ed ai turisti la chiesa abbellita da quest’opera d’arte religiosa moderna.

La scala

L’avvenuto gemellaggio con il cammino di Santiago e l’affiliazione con la cattedrale della capitale giacobea non potevano rimanere fatti isolati.

Il sacello viene, quindi, completato con una scala posteriore che possa consentire ai pellegrini di svolgere il tradizionale abbraccio al santo.

Il progetto della scala, realizzata con tecniche tradizionali, prevede alcuni elementi simbolici che ne arricchiscono la valenza religiosa ma, al tempo stesso, legata alla vita di questa perla dei Nebrodi.

La balaustra è realizzata in ferro battuto, come rose che si inerpicano verso il santo.

Le colonne che affiancano la scala, rappresentano Teodosio ed Attanasio, discepoli del santo.

Al di sopra dei due capitelli vengono poste le prime due pietre cadute dal muro dei miracoli il 26 luglio del 2022; queste due pietre, raccolte dall’arciprete Don Antonio Cipriano e da sua eccellenza Mons. Andrea Ripa, sono state collocate nel santuario in ricordo del nefasto periodo che ha colpito la comunità.

La scala che porta all’abbraccio con il santo. Ai lati le colonne che simboleggiano Teodoro ed Attanasio.

L’abbraccio al santo

L’abbraccio al santo è uno dei riti di fine cammino che i pellegrini effettuano sia a Santiago che a Capizzi.

Il pellegrino si rivolge al santo sussurrando “raccomandami a Dio, amico mio” completando così il suo percorso devozionale.

Aurea Jacopea, Duppiu piddirinu ed Indulgenza plenaria

Il pellegrino che giungerà lungo una delle vie di pellegrinaggio a Capizzi, riceverà l’Aurea Jacopea, l’equivalente della Compostela.

Inoltre, chi porterà con sé la credenziale di Santiago, attestando così di aver percorso entrambi i cammini, riceverà anche il Duppiu piddirinu (doppio pellegrino), un certificato scritto in siciliano ed in spagnolo, che attesta l’aver effettuato la doppia percorrenza.

Infine, di recente il Santo Padre ha concesso l’indulgenza plenaria al Santuario di San Giacomo Maggiore in Capizzi, così come già avveniva nel medioevo.

Riferimenti

Maggiori informazioni possono essere chieste alla segreteria del santuario.

Il GeoPortale della Regione Siciliana accoglie l’Itinerarium Rosaliae

L’Itinerarium Rosaliae inserito nel GeoPortale della Regione Siciliana dedicato ai cammini ed alla mobilità lenta.

L’uscita dalla fase di emergenza nella gestione del Covid-19 porterà ad una riscoperta della mobilità lenta. Questo strumento, a disposizione di tutti i cittadini, va in questa direzione.

Aggiornamenti del GeoPortale Sicilia

Da qualche giorno il GeoPortale della Regione Siciliana è stato aggiornato con l’inserimento di un ulteriore cammino di lunga percorrenza, l’Itinerarium Rosaliae.

Il GeoPortale, frutto di un meritevole lavoro portato avanti dall’Osservatorio Turistico della Regione Siciliana, già ospitava altri due cammini di lunga percorrenza, e cioé l’Antica Trasversale Sicula e la Via dei Frati.

La webmap, interattiva e di facile fruizione, consente di accedere alle pagine dedicate ai singoli cammini, di scaricare le tappe in formato GPX e di accedere a numerose altre risorse del sito quali studi e notizie.

All’interno della Webmap, aumentando i livelli di zoom, è possibile visualizzare anche percorsi brevi, cosa che consentirà ai residenti di riscoprire i tanti scenari che la Sicilia è in grado di offrire ed ai turisti la possibilità di integrare la percorrenza dei cammini lunghi con percorsi brevi attraverso parchi e riserve.

Nello specifico, l’Itinerarium Rosaliae offre ai camminatori un percorso con pochissimo asfalto (solo l’uscita da Corleone, il tratto da Altofonte a Palermo e poco altro) attraversando tante riserve (monti Sicani, valli del Sosio, bosco della Ficuzza, monti Carcaci, Serre della Pizzuta) che lasceranno al pellegrino ricordi indimenticabili. Partendo dall’Eremo della Quisquina con il suo antro della Santuzza, dopo aver attraversato tanti luoghi incantanti ed aver attraversato Palermo e le sue innumerevoli tentazioni gastronomiche, un’ultima fatica lungo “l’acchianata” al santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino porterà il pellegrino alla meta del suo cammino

Nei prossimi mesi, ne siamo certi, i tanti altri cammini della Sicilia chiederanno l’inserimento all’interno del GeoPortale che, fungendo da punto unico di accesso alle informazioni per chi voglia camminare in Sicilia, consentirà di sfogliare questo catalogo naturalistico che potrà dare il suo contributo per la ripartenza di questa fascia di turismo in Sicilia.

Buon cammino in Sicilia!

Mappa dei cammini e dei percorsi in Sicilia (in espansione)

Il Botafumeiro è un incensiere, di circa 53 Kg ed alto circa un metro e mezzo, tenuto da una robusta fune sopra l’altare centrale della cattedrale.

Le prime notizie di questo turibolo si hanno in una nota del XIV secolo nel Codex Calixtinus nel quale viene denominato “Turibulum magnum“.

Benché l’aroma dell’incenso abbia attinenza con la preghiera e con la purificazione spirituale, la sua funzione iniziale era ben diversa e molto più pratica, dal momento che serviva a coprire l’odore dei pellegrini.

Anticamente, infatti, i pellegrini non erano certo forniti delle tante comodità disponibili ai nostri giorni, e le condizioni igieniche in cui arrivavano alla fine del pellegrinaggio non erano certo delle migliori. Inoltre, dormendo in chiesa, l’odore non era dei migliori.

Il Botafumeiro durante una “Messa del Pellegrino”

Oggi costituisce sicuramente una delle attrazioni per i pellegrini che giungono a Santiago benché, a causa dei lavori di ristrutturazione della cattedrale in vista del prossimo anno santo Compostellano nel 2021, la sua funzione sia stata sospesa. Nel video sotto comunque potete vederlo in azione.

E’ ancorato con un sistema di pulegge al centro della volta sull’altare maggiore. Tirato da 8 tiraboleiros, è fatto oscillare lungo il transetto fin quasi a raggiungere il soffitto e passando fra i banchi (ad altezza di sicurezza) a circa 70 Km/h.

In passato tale meccanismo non era così sicuro come lo è oggi, ed in diverse occasioni il Botafumeiro si è sganciato causando dei feriti.

Quello presente oggi nella cattedrale è una copia del 1851, dopo il furto dell’originale perpetrato dalle truppe napoleoniche.

Il primo libro sul Cammino: il Codex Calixtinus

Di libri legati al Cammino di Santiago ne sono stati scritti tanti e di vario genere, dalla narrativa, ai diari di viaggio, ai “diari emozionali” come il nostro libro, che trovate a destra, tuttavia oggi vogliamo parlarvi di un libro che riteniamo dovrebbe essere letto da ogni pellegrino, non fosse altro perché è il primo libro che tratta del Cammino: il Codex Calixtinus conosciuto anche come “Liber Sancti Jacobi” (Libro di San Giacomo).

 

La Guida del Pellegrino, edita in Italia da Jacabook ed a cura di Paolo Caucci von Saucken (probabilmente il maggior conoscitore italiano del Cammino di Santiago), corrisponde al libro quinto del Codex Calixtinus il cui originale si trova presso la Cattedrale di Santiago de Compostela.

Oltre all’indubbio valore storico del testo, la lettura è consigliata sicuramente ai pellegrini che vogliano cercare di riscoprire i veri valori dell’essere viandanti.

Il libro, infatti, riporta il comportamento atteso dai pellegrini e descrive anche l’atteggiamento che le popolazioni devono mantenere nei loro confronti.

Sebbene oggi il Cammino sia stato “contaminato” da motivazioni più “turistiche”, tale lettura non potrà che riportare l’attento lettore ad un tempo che fu; in tal modo contribuirà a predisporlo spiritualmente al suo prossimo Cammino.

La Guida del Pellegrino illustra, con i particolari di inizio XII secolo, i luoghi attraversati, i pericoli presenti nelle varie zone ed i monumenti importanti.

Potreste chiedervi quale senso possa avere, per il pellegrino moderno, la lettura di un libro storico. Ebbene, che ci crediate o meno, ha contribuito durante il nostro primo cammino, a farci vivere l’esperienza in modo più genuino.

E cosa può servire di più ad un pellegrino, se non recuperare i valori veri della “viandanza”?

Siamo anche certi che vi farà anche venire voglia di visitare il Museo de la peregrinacion, come già indicato nella nostra pagina “A Santiago“.

“I pellegrini, tanto poveri che ricchi, quando vanno o vengono da Santiago, devono essere caritatevolmente ricevuti e venerati da tutti. Infatti chiunque li accolga e li ospiti diligentemente, non solo San Giacomo avrà come ospite, ma lo stesso Gesù Cristo, come lui stesso ha detto nel Vangelo. Qui vos recipit me recipit“.

Buona lettura!

Film sul Cammino di Santiago

Che sia per placare la Santiaghite o per prepararsi moralmente al prossimo Cammino, la ricerca di Film sul Cammino di Santiago rientra fra le attività che chi si appresta a percorrere il pellegrinaggio farà. In questo articolo vi daremo le indicazioni sui principali film dedicati al cammino e sui link (ove disponibili) dove seguirli. Non abbiamo alcuna pretesa di voler fornire un elenco completo ma fra quelli elencati ci sono sicuramente quelli che vi predisporranno a vivere il cammino al meglio.

Vi ricordiamo che potete leggere un estratto del nostro libro a questo link.

Inevitabilmente una esperienza come quella che si vive lungo il Cammino di Santiago non poteva che ispirare anche il mondo del cinema per cercare di trasferire allo spettatore le sensazioni che si provano in cammino. Per certi versi impresa impossibile, dal momento che il Cammino provoca nel pellegrino sensazioni del tutto personali. Tuttavia i film e, molto spesso, i documentari hanno il merito di aiutare il pellegrino a far trascorrere l’attesa della partenza. Cercheremo qui di darvi le indicazioni sui film più significativi dedicati al “Cammino delle stelle”.

The Way – Il Cammino per Santiago

Probabilmente è il film più famoso, al giorno d’oggi, sul Cammino di Santiago. Interpretato da Martin Sheen e diretto ed interpretato da Emilio Estevez (figlio dello stesso Martin Sheen che è il nome d’arte di Ramòn Antonio Gerardo Estevez) narra della storia di un padre che percorre il Cammino francese. Il film da un lato ha il merito di rendere abbastanza bene l’idea del cammino, seppur accondiscendendo alle esigenze temporali cinematografiche, e dall’altro mostra il viaggio interiore e psicologico dell’interprete. Il film poteva essere visto online gratuitamente sul sito di RaiPlay fino a poco tempo fa. Se volete acquistare il DVD potete acquistarlo qui .

Sei vie per Santiago

Si tratta di un DocuFilm ben fatto e che vale la pena di vedere (potete acquistarlo qui). Racconta il Cammino di alcuni pellegrini incontrati dalla regista Lydia Smith lungo il Cammino di Santiago, delle loro motivazioni e del loro viaggio psicologico. Lo spettatore si ritrova proiettato nel viaggio (vero) dei vari pellegrini intervistati e con loro si incammina verso la meta, vivendone le diverse storie: dalla ragazza madre che viaggia con il bambino e con il fratello alla signora americana, alla ragazza brasiliana ed ai due amici anziani così come al ragazzo spagnolo ed alla ragazza danese, ciascuno con le sue motivazioni, il suo atteggiamento nei confronti del cammino ed alle diverse aspettative.

Diverso rispetto a “The Way” (che era un film vero e proprio) ma sicuramente da vedere.

Nota: il film è in inglese ma con sottotitoli in italiano.

Ti porto io (I’ll push you)

Uscito a fine 2018 in Italia (portato in Italia da Mescalito Film) narra della storia di Justin Skeesuck e Patrick Gray, amici fin dall’infanzia. Quando Justin viene colpito da una malattia degenerativa al sistema nervoso, benché sull’orlo del baratro (come da lui stesso ammesso) si chiede cosa potrebbe essere in grado di fare seppur costretto su una sedia a rotelle. Viene a conoscenza del cammino di Santiago e chiede al suo amico se fosse disponibile ad accompagnarlo lungo le 500 miglia che separano Saint Jean Pied-de-Port da Santiago. E Patrick acconsente … “I’ll push You” (“ti spingo io” letteralmente, riadattato in italiano in “ti porto io”).

Il loro viaggio viene così documentato da una troupe che li segue, insieme ad un altro amico che li aiuterà nella parte iniziale per attraversare i Pirenei.

Si tratta di un film molto toccante e bello, da seguire tutto d’un fiato. Maggiori informazioni sul sito https://www.ilpushyou.com/.

Il

Nota: il film è in inglese ma con sottotitoli in italiano.

Altri film

Ovviamente esistono tanti altri film dedicati al cammino di Santiago, più o meno datati. Uno di questi è “La via Lattea” di Luis Buñuel visibile su Youtube. Del 1969, definito di genere “grottesco”, narra del viaggio di due fratelli e del loro approccio alla fede svelando contraddizioni ed eresie della religione cattolica.

https://youtu.be/5Cf-ci0xhXs

Fra gli altri film ricordiamo anche:

  • “Saint-Jacques… La Mecque” di Coline Serreau, un film che narra la storia di tre fratelli che per ottenere l’eredità della madre devono compiere il lunghissimo pellegrinaggio.
  • “Il Cammino per la felicità”, film di Christine Kabisch. Anna, una donna che ha messo da parte i suoi sogni, decide di riconquistare la sua vita e, come primo passo, decide di seguire il padre lungo il percorso di Santiago di Compostela.

Esistono ovviamente anche film in lingua straniera, per lo più in spagnolo, e fra questi ricordiamo:

  • “Tres en el camino” del 2004, che racconta la storia di tre pellegrini che percorrono il Cammino in stagioni diverse
  • “Al final del camino” del 2009, che racconta la storia di un fotografo e di una giornalista lungo il cammino
  • “Camino de Santiago: el origen” del 2010, film-documentario che parla del cammino di un giovane francese lungo il Cammino di Santiago

Documentari su Youtube

Su Youtube si trova un po’ di tutto. Un bel film documentario lo trovate sotto. In lingua inglese, mostra il viaggio da SJPdP fino a Finisterre dell’autore. Ben fatto, consente di vedere le varie tappe del Cammino Francese e di Fisterra.

Lo stesso autore ne ha realizzato un altro lungo la via de la plata ed il cammino Sanabrese.

Una interessante videotesi di Elisa D’Agostino racconta momenti del cammino di Santiago e dell’esperienza vissuta dalla stessa autrice sul Cammino. Video molto carino da vedere.

Come prenotare voli online

In questo articolo vi parleremo di come prenotare voli online per il vostro Cammino di Santiago, quali siano i siti più utilizzati e qualche accorgimento per cercare di risparmiare qualcosina su questa componente del viaggio.

Prima di procedere con le prenotazioni verificate gli aeroporti più vicini alla località di partenza, seguendo anche la nostra pagina specifica. Spesso utilizzare un aeroporto minore potrebbe comportare un guadagno ma dovete tenere presente il costo del collegamento aggiuntivo in bus o treno. Di sicuro vi fornirà maggiori opzioni sia per i costi che per i tempi di arrivo alla località di partenza.

Altra scelta da fare riguarda il volo di ritorno. Se state facendo uno dei cammini “lunghi” (francese, del nord, via della plata) e non avete esigenze stringenti di tempo, rimandate l’acquisto del volo di ritorno in modo da adattarvi senza stress al passo che avete. Per fare ritorno da Santiago potete partire da lì, da uno degli aeroporti vicini (A Coruna, Vigo) oppure andare ad esempio in treno a Madrid e da lì imbarcarvi. Non esiste una scelta univoca e la valutazione andrà sempre effettuata sulla base dei voli disponibili e dei costi.

Siti per la ricerca voli

Esistono diversi portali che consentono di incrociare i voli disponibili con le varie compagnie, guadagnando ovviamente sull’intermediazione. Generalmente vi danno la possibilità di impostare una prima ricerca base o di andare in modalità avanzata gestendo un certo numero di parametri quali, ad esempio, il numero di scali intermedi o il tempo massimo di attesa.

I principali siti sono eDreams, SkyScanner, VolaGratis, JetCost e tanti altri. Ovviamente c’è sempre la possibilità di andare direttamente sui siti delle diverse compagnie aeree nel caso preferiate utilizzare miglia (per chi è un frequent flyer) o per utilizzare sconti specifici del vettore ma in ogni caso i servizi indicati sopra vi daranno una mano nella ricerca delle combinazioni.

Trucchi ed astuzie

Ormai su internet la privacy è un vecchio ricordo. Quando navigate siete “tracciati” con i famigerati “cookies” (dati che vengono inviati dai siti verso il vostro browser per tenere traccia delle ricerche effettuate, dati sulla navigazione etc.). Le compagnie aeree in molti casi “studiano” il vostro comportamento a loro vantaggio, per cui se cercate un volo da Palermo ad Oporto una prima volta e poi, a distanza anche di qualche ora ripetete la ricerca, quasi certamente vi sarà mostrato un prezzo superiore, e non sempre perché ci siano state altre prenotazioni ma perché se state ripetendo la ricerca è probabile che decidiate di fare il biglietto. Come difendersi? Semplice: attivate la modalità di navigazione “in incognito” del vostro browser. Su Google Chrome in alto a destra trovate i tre puntini verticali, fateci click sopra e selezionate “Nuova finestra di navigazione in incognito”; su altri browser ci sarà una modalità analoga.

Un altro trucco importante è l’ORARIO in cui fate la prenotazione. Spesso le compagnie offrono tariffe molto convenienti in orari di basso traffico, quindi a tarda notte. A volte fare le “ore piccole” può far risparmiare qualcosa …

ATTENZIONE! Anche il numero di persone influenza il costo. Spesso conviene attivare su due PC la ricerca scegliendo un volo ciascuno, perché se è rimasto un solo posto ad una determinata tariffa questa non sarà utilizzata se selezionate due o più passeggeri. Facendo invece le prenotazioni da due PC potreste ottenere in uno dei biglietti un prezzo minore. Poi dividete il minor costo da buoni pellegrini …

Procedere con la prenotazione

Andate quindi sul sito che preferite e cominciate la ricerca, come nella foto sotto riportata.

Esempio di ricerca voli su eDreams

Se decidete di effettuare arrivo e partenza dallo stesso aeroporto scegliete “Andata e Ritorno”, se sono diversi scegliete “Multitratta” e se prenotate la sola andata selezionate la restante opzione. Inserite date e numero di persone e ricercate i voli.

Ipotizziamo di aver lanciato una ricerca “Multitratta” da Palermo ad Oporto come andata e da Santiago a Palermo come ritorno. vi si presenterà una finestra come quella sotto riportata con l’elenco dei voli che riporta il numero di scali previsti, la durata totale del volo e le compagnie interessate.

Esempio di ricerca voli e possibilità di restringere la ricerca sulla sinistra della finestra

Sulla sinistra avrete la possibilità di restringere la ricerca scegliendo l’ora di partenza del primo volo, la quantità di scali (fra le opzioni ammesse), la durata dello scalo (non prendete scali troppo stretti, soprattutto se volate nei due voli consecutivi con compagnie diverse).

A quel punto, se la scelta vi soddisfa, procedete con la selezione dei voli ma … verificate sempre le alternative. A volte può convenire prendere un treno per raggiungere un aeroporto alternativo oppure raggiungere lo scalo intermedio (ad esempio Madrid) con mezzo alternativo (bus o treno).

Ovviamente il tempo è fondamentale quindi prima prenotate e più facile sarà spuntare tariffe migliori.

I vari siti hanno tutti, più o meno le stesse caratteristiche. Un po’ di pianificazione e qualche trucco vi consentiranno di acquistare il tanto agognato biglietto per il vostro Cammino!

La giornata del pellegrino

Come si svolge la giornata del pellegrino? A parte l’ovvia premessa che ciascuno deve sentirsi libero di organizzarsi come meglio crede, ci sono alcune fasi che sono ben identificabili e che chi è già partito per un Cammino conosce ormai molto bene.

Prima della partenza

Ci si sveglia (sperando che i “roncadores” abbiano lasciato almeno qualche ora di tregua) e dopo le operazioni di toiletta ed eventuale medicazione di vesciche, si procede con il mettere della vaselina (o crema equivalente) ai piedi. La colazione si potrà fare solo se si è in un albergue privato o altra struttura, quindi si procederà con la chiusura dello zaino e ci si metterà in Cammino. L’orario della partenza è abbastanza variabile in quanto dipende dalle abitudini personali, dal fatto di camminare ancora col buio o meno, dal tipo di tappa che si deve affrontare e così via. Ad esempio chi affronta le Mesetas tende a partire molto presto per cercare di utilizzare il maggior numero di ore “fresche”.

In cammino

La tappa, lunga o corta che sia, è caratterizzata sicuramente da alcune soste per la colazione, il pasto meridiano e qualche sosta di riposo. Anche questo dipende ovviamente dalle caratteristiche individuali.

All’arrivo

All’arrivo la prima cosa da fare ovviamente è trovare posto in albergue e mettere il sello. Ci sono cammini (e periodi) dove questo non costituisce un problema ed altri dove invece è necessario mettersi in coda ed attendere l’apertura dell’albergue ed il proprio turno. Chi non se la sente può optare per un albergue privato o altra sistemazione. Sistemata la “pratica alloggio” e preso possesso del proprio letto, ci si dedicherà al lavaggio della biancheria (a mano o in lavatrice se l’albergue ne è fornito) ed alla tanto attesa doccia. Ove l’albergue non fosse dotato di lavatrice e non vi andasse di lavare a mano, lungo il cammino si trovano tantissime lavanderie a gettone che con pochi euro vi consentiranno di lavare ed asciugare tutto.

Quindi ci si dedicherà alla medicazione (eventuale) delle vesciche ed a far riposare un po’ le gambe, magari tenendole un po’ alzate.

Se possibile cercate di dare un’occhiata alla località dove vi trovate. Il Cammino è anche cultura e vicinanza ai luoghi attraversati. Quindi un’occhiata alla tappa dell’indomani e cena, possibilmente con altri pellegrini in modo da agevolare la conoscenza reciproca.

… e finalmente un po’ di riposo (si spera)

Al termine della più o meno faticosa giornata, finalmente un po’ di riposo per recuperare energie. Se soffrite i rumori (cosa ovviamente comune in albergue) fornitevi di tappi per le orecchie. Prima di coricarvi però fate in modo di predisporre le cose che vi serviranno l’indomani mattina, in modo da evitare di svegliare gli altri pellegrini, soprattutto se pensate di partire molto presto. La cosa piùfastidiosa è il rumore dei sacchetti di plastica nel silenzio, quindi cercate di preparare il tutto prima che gli altri si siano addormentati.

Siamo pellegrini in cammino ma … ci sono sempre le pecore nere! Riponete gli oggetti di valore in una busta portadocumenti da tenere sempre con voi, eventualmente messa in fondo al sacco a pelo.

La giornata del pellegrino volge così alla conclusione. Sono ovviamente indicazioni generali ma utili per i pellegrini alle prime armi. Ci farete presto l’abitudine.

Posso percorrere il Cammino?

Posso percorrere il Cammino di Santiago? Quella che, a prima vista, potrebbe apparire come una domanda stupida, non lo è affatto. Sicuramente questa domanda non se la porranno i più esperti ma, di sicuro, il dubbio assale chi si avvicina per la prima volta al Cammino.

Lo abbiamo già visto e vi possiamo assicurare che è una cosa normalissima. Non sentitevi in colpa!

D’altra parte la risposta è ovvia: sì! Perché le caratteristiche indispensabili per percorrere il Cammino sono metterci il cuore e la voglia di farcela. Il resto verrà da sé, state tranquilli.

Non percorrete il Cammino per dimostrare qualcosa agli altri, ma per regalare qualcosa a voi stessi, quindi l’importante è che il Cammino sia percorso seguendo le Vostre esigenze e secondo ciò che potete fare giorno per giorno.

Abbiamo visto percorrere il Cammino a persone di qualsiasi età, da pochi anni ad ultra ottantenni, a persone normodotate ed a persone con disabilità, ciascuno con le proprie esigenze e con le proprie caratteristiche, tutte perfettamente valide.

Ovviamente non vogliamo neanche banalizzare. Ci sono sicuramente percorsi che richiedono un minimo di preparazione fisica in più ma nulla che non si possa affrontare. Vi verrà comunque in aiuto la selezione di cammini che trovate seguendo questo link, e le schede sui singoli cammini.

La cosa importante è che voi partiate per il Cammino con la voglia di staccarvi dai problemi quotidiani, dedicando questi pochi giorni a voi stessi. Non ci sarà nessuno a giudicare il vostro cammino.

Come Ariadna, pellegrina settantenne che ogni giorno percorreva i Km che era in grado di fare sul Cammino da Fisterra a Santiago.

O forse come Rosi, che si accorge di aver dedicato troppo poco tempo a sé stessa e partendo carica come non mai, torna a casa rigenerata.

Come i tanti che partono anche dopo una malattia per reazione o per fede e ne tornano rafforzati.

Manca solo una storia da scrivere: quella di chi sta leggendo. O forse è solo questione di tempo e ci sarà anche questa …

Buen camino!

In Cammino (foto di Nicola Andrenucci)

Il menù del pellegrino

Chi è già partito almeno una volta sa che non dovrà preoccuparsene, ma chi non è ancora partito cosa dovrà aspettarsi dal menù del pellegrino? E più in generale, come ci si nutrirà nel corso della giornata?

Tranquilli, non sarà necessario avere la tentazione di portare con se l’intera batteria da cucina! Il menù del pellegrino riuscirà a soddisfarvi in pieno!

Il menù del pellegrino nasce dall’esigenza di tutti i pellegrini di “controllare i costi”, in particolare sui cammini più lunghi. Generalmente in tutte le località troverete uno o più posti dove con 9 o 10 euro circa (a volte anche meno, a volte poco di più) mangerete in maniera più che soddisfacente, anzi possiamo dire che rimettono in sesto il pellegrino anche dopo aver affrontato le tappe più dure.

Ogni locale offre un menù che tipicamente comprende:

  • Caldo Gallego o zuppa di legumi (spesso con chorizo) o zuppa con la trippa
  • Tortilla (frittata) con patate oppure carne
  • Contorno (insalatone o patate)
  • Bevande

Questo più o meno la composizione base. Molti ormai offrono comunque un menù più tradizionale ad un prezzo “da pellegrino” ma quel che è certo è che non resterete a digiuno. Un esempio classico, una volta giunti a Santiago, è il menù di Casa Manolo dove con 10€ … beh, date voi un’occhiata!

Ovviamente di norma non potete certo aspettarvi il “pulpo” o altre prelibatezze della cucina spagnola che fanno parte dei menù “a la carte” (delle quali parleremo in un prossimo articolo), ma non resterete di certo delusi.

Una menzione di merito va sicuramente al caldo gallego, una zuppa a base di legumi, verdure e carne che prevede una lunga preparazione ma che diventerà per il pellegrino un concentrato di energia che lo rimetterà in sesto dopo qualunque tappa sia passata sotto le sue scarpe.

Lungo la tappa, invece, di norma il pasto sarà costituito da un bocadillo (generalmente economico ma di dimensioni “generose”) senza farci mancare frutta fresca (per idratarsi) e frutta secca (energetica) ed acqua, tanta acqua che, fra l’altro, aiuterà a prevenire fastidi muscolari.

La Spagna gastronomica comunque non è solo questo ma tante altre specialità … ma di questo parleremo in un prossimo articolo …

Museo de las peregrinaciones y Santiago

Il Cammino, si sa, è anche cultura e scoperta dei posti che si attraversano ed è anche per questo che, giunti a Santiago, non potete perdere una visita al Museo de las peregrinaciones y Santiago. Il museo, che come indica il nome, è dedicato alla storia del pellegrinaggio, mostra diversi reperti storici misti alla multimedialità che consente un viaggio indietro nel tempo.

Il museo pone ovviamente maggiore attenzione ai tre grandi pellegrinaggi cristiani, Roma, Gerusalemme e Santiago, ma le notizie ed i reperti non potranno non emozionare tutti i pellegrini, indipendentemente dalla loro fede.

Oltre ai vari reperti, sono presenti anche aule multimediali dove sono proiettati filmati che ricostruiscono il pellegrinaggio e come il Cammino abbia contribuito allo sviluppo delle città e dell’architettura lungo il Cammino.

All’interno del museo si trovano anche una biblioteca ed un guardaroba (dove potreste anche depositare lo zaino per la visita).

Il museo de las peregrinaciones y Santiago si trova in Praza das Praterias, ed ha anche un sito internet. Per i pellegrini che esibiranno la Compostela o la credenziale valida e timbrata, sconto del 50% (quindi pagherete 1.20€ invece di 2.40€).

Gli orari di apertura del museo sono:

  • Da martedì a Venerdì, dalle 9:20 alle 20.30
  • Sabato dalle 11:00 alle 19:30
  • Domenica e festivi dalle 10:15 alle 14:45
  • Chiuso tutti i lunedì e nei giorni seguenti un giorno festivo; il museo chiude anche dal 1 al 6 gennaio, 1 maggio, 24, 25 e 31 dicembre ed il 16 agosto (giorno festivo locale)