Il Botafumeiro

Il Botafumeiro della cattedrale di Santiago de Compostela ed il suo ondeggiare lungo il transetto, costituiscono senz’altro una delle attrazioni per i pellegrini che raggiungono la città della Galizia.

Il Botafumeiro è un incensiere, di circa 53 Kg ed alto circa un metro e mezzo, tenuto da una robusta fune sopra l’altare centrale della cattedrale.

Le prime notizie di questo turibolo si hanno in una nota del XIV secolo nel Codex Calixtinus nel quale viene denominato “Turibulum magnum“.

Benché l’aroma dell’incenso abbia attinenza con la preghiera e con la purificazione spirituale, la sua funzione iniziale era ben diversa e molto più pratica, dal momento che serviva a coprire l’odore dei pellegrini.

Anticamente, infatti, i pellegrini non erano certo forniti delle tante comodità disponibili ai nostri giorni, e le condizioni igieniche in cui arrivavano alla fine del pellegrinaggio non erano certo delle migliori. Inoltre, dormendo in chiesa, l’odore non era dei migliori.

Il Botafumeiro durante una “Messa del Pellegrino”

Oggi costituisce sicuramente una delle attrazioni per i pellegrini che giungono a Santiago benché, a causa dei lavori di ristrutturazione della cattedrale in vista del prossimo anno santo Compostellano nel 2021, la sua funzione sia stata sospesa. Nel video sotto comunque potete vederlo in azione.

E’ ancorato con un sistema di pulegge al centro della volta sull’altare maggiore. Tirato da 8 tiraboleiros, è fatto oscillare lungo il transetto fin quasi a raggiungere il soffitto e passando fra i banchi (ad altezza di sicurezza) a circa 70 Km/h.

In passato tale meccanismo non era così sicuro come lo è oggi, ed in diverse occasioni il Botafumeiro si è sganciato causando dei feriti.

Quello presente oggi nella cattedrale è una copia del 1851, dopo il furto dell’originale perpetrato dalle truppe napoleoniche.

Il primo libro sul Cammino: il Codex Calixtinus

Di libri legati al Cammino di Santiago ne sono stati scritti tanti e di vario genere, dalla narrativa, ai diari di viaggio, ai “diari emozionali” come il nostro libro, che trovate a destra, tuttavia oggi vogliamo parlarvi di un libro che riteniamo dovrebbe essere letto da ogni pellegrino, non fosse altro perché è il primo libro che tratta del Cammino: il Codex Calixtinus conosciuto anche come “Liber Sancti Jacobi” (Libro di San Giacomo).

 

La Guida del Pellegrino, edita in Italia da Jacabook ed a cura di Paolo Caucci von Saucken (probabilmente il maggior conoscitore italiano del Cammino di Santiago), corrisponde al libro quinto del Codex Calixtinus il cui originale si trova presso la Cattedrale di Santiago de Compostela.

Oltre all’indubbio valore storico del testo, la lettura è consigliata sicuramente ai pellegrini che vogliano cercare di riscoprire i veri valori dell’essere viandanti.

Il libro, infatti, riporta il comportamento atteso dai pellegrini e descrive anche l’atteggiamento che le popolazioni devono mantenere nei loro confronti.

Sebbene oggi il Cammino sia stato “contaminato” da motivazioni più “turistiche”, tale lettura non potrà che riportare l’attento lettore ad un tempo che fu; in tal modo contribuirà a predisporlo spiritualmente al suo prossimo Cammino.

La Guida del Pellegrino illustra, con i particolari di inizio XII secolo, i luoghi attraversati, i pericoli presenti nelle varie zone ed i monumenti importanti.

Potreste chiedervi quale senso possa avere, per il pellegrino moderno, la lettura di un libro storico. Ebbene, che ci crediate o meno, ha contribuito durante il nostro primo cammino, a farci vivere l’esperienza in modo più genuino.

E cosa può servire di più ad un pellegrino, se non recuperare i valori veri della “viandanza”?

Siamo anche certi che vi farà anche venire voglia di visitare il Museo de la peregrinacion, come già indicato nella nostra pagina “A Santiago“.

“I pellegrini, tanto poveri che ricchi, quando vanno o vengono da Santiago, devono essere caritatevolmente ricevuti e venerati da tutti. Infatti chiunque li accolga e li ospiti diligentemente, non solo San Giacomo avrà come ospite, ma lo stesso Gesù Cristo, come lui stesso ha detto nel Vangelo. Qui vos recipit me recipit“.

Buona lettura!

Il menù del pellegrino

Chi è già partito almeno una volta sa che non dovrà preoccuparsene, ma chi non è ancora partito cosa dovrà aspettarsi dal menù del pellegrino? E più in generale, come ci si nutrirà nel corso della giornata?

Tranquilli, non sarà necessario avere la tentazione di portare con se l’intera batteria da cucina! Il menù del pellegrino riuscirà a soddisfarvi in pieno!

Il menù del pellegrino nasce dall’esigenza di tutti i pellegrini di “controllare i costi”, in particolare sui cammini più lunghi. Generalmente in tutte le località troverete uno o più posti dove con 9 o 10 euro circa (a volte anche meno, a volte poco di più) mangerete in maniera più che soddisfacente, anzi possiamo dire che rimettono in sesto il pellegrino anche dopo aver affrontato le tappe più dure.

Ogni locale offre un menù che tipicamente comprende:

  • Caldo Gallego o zuppa di legumi (spesso con chorizo) o zuppa con la trippa
  • Tortilla (frittata) con patate oppure carne
  • Contorno (insalatone o patate)
  • Bevande

Questo più o meno la composizione base. Molti ormai offrono comunque un menù più tradizionale ad un prezzo “da pellegrino” ma quel che è certo è che non resterete a digiuno. Un esempio classico, una volta giunti a Santiago, è il menù di Casa Manolo dove con 10€ … beh, date voi un’occhiata!

Ovviamente di norma non potete certo aspettarvi il “pulpo” o altre prelibatezze della cucina spagnola che fanno parte dei menù “a la carte” (delle quali parleremo in un prossimo articolo), ma non resterete di certo delusi.

Una menzione di merito va sicuramente al caldo gallego, una zuppa a base di legumi, verdure e carne che prevede una lunga preparazione ma che diventerà per il pellegrino un concentrato di energia che lo rimetterà in sesto dopo qualunque tappa sia passata sotto le sue scarpe.

Lungo la tappa, invece, di norma il pasto sarà costituito da un bocadillo (generalmente economico ma di dimensioni “generose”) senza farci mancare frutta fresca (per idratarsi) e frutta secca (energetica) ed acqua, tanta acqua che, fra l’altro, aiuterà a prevenire fastidi muscolari.

La Spagna gastronomica comunque non è solo questo ma tante altre specialità … ma di questo parleremo in un prossimo articolo …