Il GeoPortale della Regione Siciliana accoglie l’Itinerarium Rosaliae

L’Itinerarium Rosaliae inserito nel GeoPortale della Regione Siciliana dedicato ai cammini ed alla mobilità lenta.

L’uscita dalla fase di emergenza nella gestione del Covid-19 porterà ad una riscoperta della mobilità lenta. Questo strumento, a disposizione di tutti i cittadini, va in questa direzione.

Aggiornamenti del GeoPortale Sicilia

Da qualche giorno il GeoPortale della Regione Siciliana è stato aggiornato con l’inserimento di un ulteriore cammino di lunga percorrenza, l’Itinerarium Rosaliae.

Il GeoPortale, frutto di un meritevole lavoro portato avanti dall’Osservatorio Turistico della Regione Siciliana, già ospitava altri due cammini di lunga percorrenza, e cioé l’Antica Trasversale Sicula e la Via dei Frati.

La webmap, interattiva e di facile fruizione, consente di accedere alle pagine dedicate ai singoli cammini, di scaricare le tappe in formato GPX e di accedere a numerose altre risorse del sito quali studi e notizie.

All’interno della Webmap, aumentando i livelli di zoom, è possibile visualizzare anche percorsi brevi, cosa che consentirà ai residenti di riscoprire i tanti scenari che la Sicilia è in grado di offrire ed ai turisti la possibilità di integrare la percorrenza dei cammini lunghi con percorsi brevi attraverso parchi e riserve.

Nello specifico, l’Itinerarium Rosaliae offre ai camminatori un percorso con pochissimo asfalto (solo l’uscita da Corleone, il tratto da Altofonte a Palermo e poco altro) attraversando tante riserve (monti Sicani, valli del Sosio, bosco della Ficuzza, monti Carcaci, Serre della Pizzuta) che lasceranno al pellegrino ricordi indimenticabili. Partendo dall’Eremo della Quisquina con il suo antro della Santuzza, dopo aver attraversato tanti luoghi incantanti ed aver attraversato Palermo e le sue innumerevoli tentazioni gastronomiche, un’ultima fatica lungo “l’acchianata” al santuario di Santa Rosalia sul Monte Pellegrino porterà il pellegrino alla meta del suo cammino

Nei prossimi mesi, ne siamo certi, i tanti altri cammini della Sicilia chiederanno l’inserimento all’interno del GeoPortale che, fungendo da punto unico di accesso alle informazioni per chi voglia camminare in Sicilia, consentirà di sfogliare questo catalogo naturalistico che potrà dare il suo contributo per la ripartenza di questa fascia di turismo in Sicilia.

Buon cammino in Sicilia!

Mappa dei cammini e dei percorsi in Sicilia (in espansione)

La sveglia …

La cena della sera precedente, autogestita presso la fattoria Carcaci (luogo molto bello ed accogliente) ci ha lasciato il buonumore,  sebbene il “concerto per tromboni” della notte (al quale ho preso parte attiva) abbia lasciato in molti dei residui di sonno …

Prima di metterci in marcia, una descrizione della storia della fattoria, costruita nel 1918, che presentava anche una particolare pietra usata a quanto pare dalle signore per montare o scendere da cavallo senza essere toccate dall’uomo.

Pietra per far montare e smontare da cavallo le signore

In cammino …

La tappa si presenta lunga ed impegnativa con ben cinque salite, quindi cerchiamo di partire presto. Tagliamo sul versante per imboccare il cammino che sale lungo le pendici del monte Carcaci, lasciandoci entrare nel cuore della riserva. La prima salita ci ha condotto al Marcato delle Lavanche, dove si trova uno splendido rifugio della forestale, purtroppo non fruibile dal pubblico.

Verso il rifugio del Marcato delle Lavanche

Immersi nel verde abbiamo fatto un primo tratto in discesa prima di affrontare un nuovo tratto in salita che ci avrebbe condotto al Borgo Riena, uno dei tanti borghi fantasma residuo della riforma agraria.

Borgo Riena

Fino al Borgo Riena abbiamo percorso un tratto in comune con la Magna Via Francigena e con l’Antica Trasversale Sicula. Proprio al Borgo Riena, l’Itinerarium Rosaliae si divide dagli altri due cammini, che proseguono verso Castronovo di Sicilia, mentre il Cammino si dirige sulla destra per affrontare un’altra salita a tratti ripida ma che offre un fantastico panorama sulle valli circostanti.

Dopo aver attraversato alcuni pascoli, fra mandrie di mucche che ci osservavano incuriosite, abbiamo cominciato la terza delle cinque salite di giornata, passando un tratto in mezzo all’erba alta e dopo aver scollinato, abbiamo pranzato e ci siamo concessi un po’ di meritato riposo.

Quindi ci siamo messi in cammino per affrontare l’ultima parte del cammino. Dopo aver effettuato la discesa ci siamo diretti verso i ruderi del monastero di Santo Stefano di Melia, di fronte al lago Fanaco, dove si dice si ritirasse in meditazione Santa Rosalia.

Lago Fanaco e ruderi del monastero di Santo Stefano di Melia

Il nostro arrivo …

Il passaggio del monastero ha segnato l’avvio della penultima salita, con pendenze importanti e resa dura dal passaggio su sentieri pietrosi che rendevano difficile l’avanzare, oltre al carico di fatica che cominciava a farsi sentire.

Ultime fatiche prima di giungere all’Eremo …

Dopo aver scollinato, abbiamo finalmente avvistato l’Eremo ben visibile all’interno del bosco della Quisquina.

L’Eremo di Santa Rosalia alla Quisquina

Come per Santiago, il vedere da vicino la meta del cammino provoca forti sensazioni nel pellegrino che vede compiersi il suo sacrificio verso l’agognata meta.

Abbiamo quindi percorso la discesa ed attraversato i campi sottostanti prima di affrontare la salita devozionale verso l’Eremo, attraversando un suggestivo bosco e giungendo a destinazione poco prima del calar della sera. Una stele raffigurante la rosa con i 14 comuni attraversati dall’Itinerarium Rosaliae ha salutato il nostro arrivo.

Stele dell’Itinerarium Rosaliae

Informazioni e suggerimenti

L’Itinerarium Rosaliae ha dato conferma di essere un cammino molto bello e suggestivo, con panorami mozzafiato. A tratti duro ma che merita di essere percorso perché consente di vedere la Sicilia vera. Purtroppo ad oggi, pur presentando un’app che indica il percorso, può essere percorso da camminatori esperti. Un’alternativa può essere costituita dal rivolgersi a delle guide che periodicamente o su richiesta organizzano il cammino. La loro conoscenza dei luoghi e del cammino stesso (che hanno percorso diverse volte) costituiscono una garanzia per quanti vorranno andare “sulle orme della Santuzza” da Quisquina a Palermo o viceversa.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti numeri:

339.2009857 Giuseppe Geraci (tutor del Cammino);

328.4297536 Giuseppe Traina (tutor del Cammino);

347.5963469 Giuseppe Adamo (organizzazione e logistica);

Foto di gruppo all’Eremo della Quisquina

Itinerarium Rosaliae – Palazzo Adriano-Prizzi-Fattoria Carcaci

Itinerarium Rosaliae

Palazzo Adriano-Prizzi-Fattoria Carcaci

Si ritorna a camminare in Sicilia, sulle orme della “Santuzza”

Appuntamento a Palazzo Adriano

Dopo essere tornati dal Cammino Portoghese, ritornare a camminare nella nostra bella Sicilia era un atto dovuto. L’occasione è venuta dall’ultimo weekend organizzato da un gruppo che sta seguendo l’Itinerarium Rosaliae (che abbiamo già percorso lo scorso anno), questa volta seguendo il passaggio da Prizzi invece di scollinare dalla “Montagna delle rose”.

Arrivo a Palazzo Adriano (famosa anche per aver ospitato le riprese di “Nuovo Cinema Paradiso”) con sorpresa per gli organizzatori Giuseppe Geraci e Giuseppe Traina, ai quali non avevamo anticipato la nostra partecipazione. 

Accolti ovviamente con sorrisi ed abbracci!

In cammino con Giuseppe Geraci e Giuseppe Traina

In cammino …

Dopo le piogge dei giorni scorsi, una giornata di sole ha salutato la nostra partenza. Discesa da Palazzo Adriano lungo una ripida scala in pietra e cominciamo ad attraversare le campagne circostanti. Prima tappa l’attraversamento del Sosio in un piccolo guado.

Guado del fiume Sosio

Passato il Sosio, rotta verso il paese di Prizzi, su strade sterrate e salite pian piano sempre più ripide fino a quando non giungiamo alle pendici della rocca di Prizzi dove cominciamo una ripida salita che ci avrebbe portato ad una villetta dove abbiamo fatto sosta sia per riposarci che per pranzare.

Panorami sulla strada verso Prizzi
La salita verso Prizzi

La sosta è stata rallegrata anche da un brindisi finale a base di Marsala.

Un brindisi ci sta sempre!

Dopo la sosta abbiamo cominciato la discesa che ci avrebbe portato, su una strada in comune con la Magna Via Francigena e con la Trasversale Sicula, verso la Fattoria didattica Carcaci. In uscita da Prizzi alcuni bei murales, uno dei quali ricordava i giudici Falcone, Borsellino e Livatino insieme a Rita Atria.

Murales in uscita da Prizzi

Il nostro arrivo …

Lungo la strada verso la fattoria, a volte con ripida discesa su pietra, alcune mucche al pascolo hanno incrociato i nostri passi. È stata l’occasione per una foto!

Mucche fra Prizzi e Carcaci

Adesso ci attende una cena autogestita alla fattoria … con la certezza che qualche altro brindisi ci sarà!