Cammino Portoghese della Costa – Un po’ di feedback da questo cammino …

Cammino Portoghese della Costa – Feedback

Vorremmo provare a riassumere qui alcuni feedback che ci stanno venendo in mente sia sul Cammino Portoghese della Costa nello specifico, sia, più in generale, sul cammino.

Feedback sul Cammino Portoghese della Costa

Il cammino della costa è stato molto bello e vario, in quanto ci ha consentito di poter alternare i panorami in maniera molto gradevole con passaggi sul mare (a volte anche in spiaggia), passaggi in vista mare ma più interni rispetto alla Senda Litoral, e passaggi più montani quando ci siamo ricongiunti con il cammino centrale a Redondela.

Mix di panorami lungo il Cammino Portoghese della Costa

Differenze con la Senda Litoral

Pur condividendo le tappe di inizio e fine, il cammino della Costa si differenzia rispetto alla Senda Litoral sia perché è segnalato meglio sia perché in diversi tratti la Senda risulta ancora in costruzione. Una nostra amica, subito dopo il lungomare di Esposende ha tirato dritto seguendo le passarelle e ad un certo punto si è persa ritrovandosi costretta a rientrare a Belinho lungo il cammino della Costa. Valutate quindi bene quali tappe seguire della Senda. Stessa considerazione valga per l’attraversamento di fiumi (vedi il Rio Neiva) che non è detto sia fattibile lungo la Senda costringendo alla deviazione per cercare un ponte.

La Senda risulta comunque utile in diversi casi, ad esempio se doveste incappare in una giornata di pioggia e voleste evitare un tratto più alto, o semplicemente per alternare il paesaggio. Noi da Pedra Rubia ad A Ramallosa e da A Ramallosa a Vigo abbiamo seguito la Senda che, fra l’altro, ci ha consentito di passare per Baiona.

Il passaggio da Portogallo a Spagna

Mentre lungo il Portoghese centrale il passaggio del confine avviene lungo il ponte che porta a Tui, per la Senda Litoral e per il Cammino della Costa il passaggio del confine avviene sul fiume Minho. Qui potete scegliere fra il passaggio in traghetto (trovate gli orari su https://www.turismoaguarda.es/horarios-ferry/) pagando un biglietto ridotto di 1.50€, oppure usando una barca privata (al bar dell’imbarcadero trovate le informazioni sul “Taxi Mar”) che con 5€ a pellegrino vi porterà molto più rapidamente del traghetto in Spagna,

ATTENZIONE!!! Gli orari del traghetto sono con l’orario SPAGNOLO, quindi per sapere l’ora esatta di partenza dal Portogallo dovete togliere un’ora dagli orari pubblicati con partenza da Caminha.

Caminha vista dalla Spagna, ancora avvolta nella nebbia

Altra cosa importante è che appena sbarcate in Spagna trovate un mojon che vi indica di andare a sinistra. Questo è un po’ fuorviante in quanto andando a sinistra aggirerete il Monte Tecla seguendo la Senda Litoral ed arriverete ad A Guarda facendo molta più strada. Se invece andate dritti seguirete la strada che in un paio di Km, con una leggera salita, vi porterà ad A Guarda. Scegliete voi in funzione di come vi sentite e del tempo che avete a disposizione.

Indicazioni poste di fronte l’imbarcadero in Spagna

Feedback generali sul cammino

Il vantaggio di mantenersi umili è quello che trovi sempre da imparare qualcosa. Anche questa volta, nonostante non siamo più ai primi cammini, è stato così, quindi vorremmo condividere qualche suggerimento per l’attrezzatura.

Camel bag

Mai più senza! Per la prima volta abbiamo voluto utilizzare la “Camel bag” ed onestamente ci siamo chiesti come abbiamo potuto farne a meno fino ad ora. I vantaggi sono tanti a cominciare dal miglior bilanciamento dello zaino, dal momento che viene posta aderente la schiena. L’acqua inoltre si mantiene comunque più fresca perché non viene esposta direttamente al sole ma, e questo è il vantaggio più grande, potete bere con una certa costanza senza dovervi togliere lo zaino o fare movimenti strani per prendere le bottiglie. Noi abbiamo usato quelle da 2L comprate da Decathlon. Dovessimo ricomprarle oggi prenderemmo quelle da 3L che possono essere più utili in tappe calde (altrimenti potete riempirle con solo 2 litri che saranno in genere sufficienti).

Sandali da trekking

Li abbiamo sempre portati con noi ma questa volta si sono rivelati indispensabili per Isabella come alternativa alle scarpe che, stranamente, questa volta le hanno causato problemi. Se volete evitare di portare sia le ciabattine per la doccia che i sandali, senza dubbio optate per questi ultimi, che potrete così usare sia come dopo doccia che per camminare la sera e lasciar respirare i piedi o, come già detto, come alternativa alle scarpe.

Spedizione zaino

Per chi dovesse avere problemi di schiena o comunque impedimenti per portare con sé lo zaino il servizio funziona bene. Le ultime tre tappe abbiamo spedito lo zaino di Isabella perché si è danneggiato (difetto strutturale del Forclaz 50 da donna evidentemente, visto che è la seconda volta che succede) e premeva fra le scapole quindi abbiamo spedito il suo zaino mentre il mio ha continuato a viaggiare con me. Il servizio che abbiamo usato era il “Paq Mochila” delle poste spagnole e non hanno sbagliato un colpo trovando sempre lo zaino al nostro arrivo. C’erano anche altri servizi dei quali vi daremo notizia. Per questo abbiamo sempre fatto la prenotazione del ritiro via email con conferma nel giro di pochi minuti.

Cammino Portoghese della Costa – Day 13

Cammino Portoghese della Costa – Day 13

Da Padrón a Santiago

Come sempre il Cammino di Santiago riserva sorprese ed emozioni.

La sveglia …

Stamattina sveglia presto per cercare di guadagnare tempo e gestire meglio la lunga tratta che ci avrebbe portati a Santiago. Alle 8, ancora con il buio, eravamo fuori.  Veloce colazione e via in cammino. Passiamo davanti la caffetteria di Pepe che ci dà la sua solita scrollata e ci augura il Buen camino. Ultima occhiata a Padrón e ne usciamo fuori.

In cammino …

Passiamo Iria Flavia e proseguiamo rapidi. Alle 9.30 avevamo già percorso circa 6 km ed eravamo ad A Escravitude, dove ci siamo fermati per una prima sosta. Qui il percorso accentua leggermente la salita. Una lunga fila di pellegrini affolla le strade, tutti verso la stessa meta.

Ad Areal abbiamo fatto una breve sosta per far riposare i piedi notando, una volta ripreso il cammino, un portafiori a forma di conchiglia sorretto da una riproduzione del Pedron.

Fioriera ad Areal sorretta dal Pedron

Attraversiamo campi e boschetti e giungiamo a Faramello dove mettiamo un altro timbro quindi proseguiamo.

Una piccola sopresa in cammino

Il cammino stava per riservarci la sua sorpresa.

Lungo il cammino avevamo notato a più riprese una ragazza che camminava sola, con un rosario in mano, una fascia al ginocchio sinistro e nient’altro.

Inizialmente pensavamo fosse una ragazza del posto che intendeva fare una tappa di pellegrinaggio quando, ad un certo punto, la troviamo seduta su una pietra che si toccava il ginocchio. 

Ci siamo avvicinati ed, inizialmente in spagnolo e dopo in italiano, le abbiamo chiesto se avesse bisogno di qualcosa. La nostra buona azione quotidiana ha preso le sembianze di questa ragazza dolcissima che ci ha detto di aver avuto problemi al ginocchio e che era rimasta indietro rispetto al suo gruppo. Le abbiamo offerto da mangiare e da bere, che ha accettato nonostante si preoccupasse di non farci disturbo, e le abbiamo dato una delle nostre bacchette (con due non si trovava) per appoggiarsi sopra. Avrebbe potuto essere nostra figlia e da tale l’abbiamo trattata.

È quindi riuscita a rimettersi in contatto con il gruppo che la aspettava poco più avanti, mentre non ci siamo fermati a Milladoiro per il pranzo.

Isabella, io ed Alice

Ci siamo quasi!

Dopo Milladoiro la strada era davvero poca. Appena 7 km ci separavano dalla “nostra” piazza. La strada in discesa è prima passata sotto la nazionale per poi risalire e ridiscendere verso il ponte  sul rio Vella.

Dopo qualche km, un doppio Mojon indicava la deviazione verso il monastero di Conxo, ma noi avevamo fretta ed abbiamo proseguito a sinistra.

Doppio mojon per Santa Marta o Conxo

Quindi il passaggio, dopo l’ingresso a Santiago, dal parco di Alameda dove abbiamo visto la statua delle “due Marie”.

Le due Marie …

Passati il parco ci siamo quindi diretti verso Praza do obradoiro dove ci attendeva la cattedrale in tutto il suo splendore.

La cattedrale di Santiago.

Il nostro arrivo …

Ad attenderci il nostro amico Ugo Ricci, con il quale avremmo avuto il piacere di cenare da Casa Manolo, e subito dopo ci siamo diretti verso il nostro alloggio. Poi siamo passati dalla chiesa di San Francesco a ritirare la Francescana e quindi, la sera a cena incontriamo nuovamente Jim e Katy ai quali avevamo suggerito di cenare li e che dimostravano il loro apprezzamento per il suggerimento ricevuto.

Con l’amico Ugo Ricci

Note della giornata …

Arrivare a Santiago è sempre una emozione ma vi rimando a domani per tutte le considerazioni.

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Cammino Portoghese della Costa – Day 12

Cammino Portoghese della Costa – Day 12

Da Caldas de Reis a Padrón

Padrón, un luogo simbolo del cammino di Santiago, e manca l’ultima tappa. 25 km a Santiago!

La sveglia …

Stamattina sveglia un po’ prima del solito e siamo usciti verso le 7:30 per andare a fare colazione al bar di fronte il Ponte Romano. Era ancora buio quando siamo usciti. Abbiamo quindi fatto ritorno in camera per preparare le ultime cose ed uscire, questa volta con la luce. Appena in cammino notiamo davanti a noi un gruppetto di pellegrini con in testa un non vedente in cammino a braccetto con il suo accompagnatore.  Una gioia per il cuore!

Pellegrini in cammino in uscita da Caldas de Reis.

In cammino …

La prima parte ci ha visto attraversare zone rurali di Caldas. Una lunga fila di pellegrini era in cammino, snodando questo lungo serpentone umano lungo lo sterrato che passava sotto il viadotto della nazionale. Quindi è cominciata la parte boschiva con la solita esplosione di verde in tutte le sue tonalità. La temperatura, circa 16°, era perfetta per camminare ed eravamo in maniche corte, come al solito.

Boschi della Galizia fra Caldas e Padrón

Qualche sosta per riposarci e prendere qualcosa. Una sosta molto bella è stata quella fra O Pino e San Miguel de Valga, dove, in prossimità di un ponte, era stata ricavata un’area di sosta per i pellegrini. L’acqua scorreva sotto di noi ed eravamo circondati dal verde. Nessun ristorante avrebbe potuto ricreare una atmosfera migliore!

Dopo aver ripreso la marcia abbiamo raggiunto Pontecesures, dove arrivano i battelli che portano i pellegrini che hanno seguito la cosiddetta “Variante espiritual”. Qui un cartello indicava la variante per passare dal monastero di Herbon.

Cartelli per la variante di Herbon

Abbiamo deciso di puntare dritti su Padrón e, passando sotto la nazionale, ci siamo immessi sulle stradine che ci hanno portato alla nostra meta.

Il nostro arrivo …

Dopo aver fatto le docce ed esserci riposati, siamo andati prima all’albergue municipal a ritirare la Pedronia, un certificato che attesta il passaggio da questo luogo simbolo compostellano; successivamente siamo andati alla chiesa di Santiago per ammirare il Pedron, il cippo marmoreo dove si dice sia stata ormeggiata la barca che portava le spoglie di San Giacomo.

Il Pedron, sotto l’altare maggiore della chiesa.

Prima, comunque, eravamo passati da Don Pepe che, con la sua caffetteria, è una istituzione del cammino portoghese, anche perché ti omaggia di un abbraccio e di un “buen camino” che ti rimette a posto. Devo dire che Isabella è rimasta sorpresa di questo abbraccio e, da dietro la spalla di Pepe, mi guardava con uno sguardo fra il sorpreso e l’imbarazzato.

Noi con Don Pepe nella sua caffetteria

Note della giornata …

Giornata particolare, che ci ha regalato qualche inattesa sorpresa come l’incontro con Pepe e l’aver assistito alla messa in italiano celebrata da un giovane prete in cammino con i ragazzi della sua parrocchia. Adesso il pensiero è rivolto a domani: 25 km ci separano da Santiago. Se dovessi usare un ossimoro direi che siamo “tristemente contenti” perché stiamo arrivando alla meta ma, al tempo stesso, non vorremmo che il cammino si concludesse.

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Cammino Portoghese della Costa – Day 11

Cammino Portoghese della Costa – Day 11

Da Pontevedra a Caldas de Reis

Altra bella tappa fra boschi e vigne. Santiago ormai è a 45 km di cammino …

La sveglia …

Nottata movimentata per il forte temporale che si è abbattuto su Pontevedra, tanto che al risveglio eravamo certi che avremmo fatto la tappa sotto l’acqua ed invece previsioni nuovamente smentite ed ha smesso di piovere poco prima che uscissimo per fare colazione. Quindi, dopo aver fatto ritorno all’alloggio ed esserci preparati, ci siamo messi in marcia passando prima davanti la vicina chiesa di Santa Maria e, successivamente, percorrendo il Ponte das Correntes prima di immetterci in un bel parco con sentieri sterrati e tanti alberi.

In cammino …

Appena fuori da Pontevedra vediamo il cartello che indica il bivio per immettersi sulla “Variante espiritual” che purtroppo, per esigenze di tempo, non abbiamo la possibilità di fare (ma è solo rimandata).

Dopo una brevissima sosta ci siamo immessi in un bel percorso che alternava tratti in asfalto con tratti sterrati, tutti rigorosamente sotto il verde degli alberi e fra muretti ricoperti di muschio.

Verde fuori da Pontedera

Questo primo tratto è durato circa 9 km con alcuni saliscendi,  fino a quando siamo giunti a San Amaro e ci siamo fermati da “A Pousada do Peregrino” dove abbiamo messo il primo timbro di giornata ed abbiamo fatto il pranzo (era quasi mezzogiorno). In verità io mi sono limitato ad un succo di arancia ed un croissant, seguiti da una banana ed un quadratino di cioccolato che avevamo con noi, mentre Isabella ha preso un panino con formaggio e prosciutto crudo ed un caffellatte. 

Ponte in pietra fra i boschi

Abbiamo continuato la marcia sempre fra boschi e paesaggi rurali. Giunti a Briallos, abbiamo fatto un’altra sosta in un bar, messo un altro timbro e fatto una foto al vicino cartello che indicava in 40 km la distanza da Santiago de Compostela. In effetti per noi da Caldas saranno ancor 45 circa a causa del fatto che prendiamo sentieri e strade secondarie.

Dopo Briallos siamo passati attraverso diverse vigne gustando, di tanto in tanto, di qualche chicco d’uva. Anche un vicino albero di fichi ci ha fatto qualche regalo. Abbiamo notato che gli altri pellegrini stranieri non hanno molta dimestichezza con i fichi …

Vigne nella zona di Briallos

Tanti pellegrini in giro.  Abbiamo anche incontrato di nuovo Katy & Jim, nella prima parte della tappa.

Tante foto e qualche selfie, quasi a voler dare una mano alla memoria e fissare quei luoghi nel bagaglio dei ricordi.

Selfie fra le vigne

Abbiamo proseguito alternando brevi soste a momenti di cammino, dato che ci avvicinavano ai 20 km già percorsi. Purtroppo durante una di queste soste ho dimenticato di riattivare l’app che mi registra traccia e km percorsi ma, per fortuna, me ne sono accorto poco dopo perdendo solo 1 km circa di registrazione.

Il nostro arrivo …

Alla fine siamo arrivati a Caldas de Reis, famosa per le sue terme e, dopo averla attraversata e percorso il suo “Ponte Romano” abbiamo girato a sinistra e raggiunto il nostro alloggio.

Caldas de Reis – Ponte Romano

Dopo aver fatto la doccia ed aver consegnato la roba da lavare ed asciugare, siamo usciti per andare presso l’Igrexa de San Tomé Becket a mettere il timbro. Al suo interno, fra le altre cose, una statua di Santiago peregrino.

Igrexa de San Tomé Becket – statua di Santiago

Note della giornata …

Ormai siamo sempre più vicini a Santiago. Domani ci aspetta la tappa fino a Padrón e poi …

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Cammino Portoghese della Costa – Day 10

Cammino Portoghese della Costa – Day 10

Da Redondela a Pontevedra.

Altra bella tappa immersi nel verde e, per fortuna, all’asciutto.

La sveglia …

Sveglia alle 6.30, decisi com’eravamo ad uscire prima ed, in effetti, siamo usciti per le otto, subito dopo l’alba (qui in Spagna). Imbocchiamo il cammino, che passava poco distante dalla nostra abitazione, ed incontriamo un bel po’ di pellegrini in uscita. Ci rimettiamo in una strada secondaria asfaltata ed usciamo da Pontevedra.

In cammino …

Prima sosta a Cesantes, per fare colazione. Due croissant e due cappuccini. Durante la sosta mi fermo a parlare con una coppia di ragazzi italiani che stanno percorrendo il portoghese da Lisbona e che avevano i fantastici timbri dell’Albergue Pineiro di Azambuja. Forse i timbri più belli del cammino portoghese. Gli regalo l’ultima coppia di patch che avevamo portato in cammino e proseguiamo la strada che inizia subito a salire per la prima delle due salite di tappa. La salita per tutta la prima parte è su asfalto per poi passare su sterrato. Lungo la salita incontriamo un posto classico del cammino, con un muro di conchiglie dove ci fermiamo per una foto.

Conchiglie fra Cesantes ed Arcade

Dopo aver scollinato scendiamo diretti ad Arcade ed, appena usciti dal bosco, incontriamo un banchetto di una signora che vendeva conchiglie ed altri oggetti e metteva due timbri ai clienti. Prima del banchetto, due vecchi scarponi indicavano quello giallo la direzione per Santiago, mentre quello blu la direzione di Fatima. Compriamo due piccole conchiglie con scritte sul cammino, mettiamo i timbri e ci dirigiamo ad Arcade lungo la nazionale.

Due vecchi scarponi prima di Arcade

Ad Arcade ad un certo punto troviamo la stradina bloccata ed un gruppo di pellegrine in attesa. Un signore stava cercando di far uscire una Toyota dalla stradina (larga poco più della macchina) a marcia indietro, bloccando il passaggio. Nel giro di qualche minuto eravamo almeno una ventina di pellegrini in attesa che questo tizio, aiutato dalle i indicazioni delle pellegrine, riuscisse in quella che sembrava, minuto dopo minuto, una impresa al di là delle sue capacità. 

Vuoi o non vuoi, riusciamo finalmente a passare ed a dirigerci così verso il ponte romanico di Ponte Sampaio. 

Ponte Sampaio

Attraversato il ponte cominciamo la seconda, dura salita della tappa che, ad onor del vero, ci è sembrata più ardua della prima con tratti su scaloni in pietra e sterrato. Lungo questo tratto incrociamo di nuovo Nancy e Boyd, la coppia di canadesi ai quali avevamo regalato la prima coppia di patch, e scambiamo quattro chiacchiere con lei (suo marito la aspettava poco più avanti). Giunti in cima si fermano mentre noi proseguiamo per fermarci al termine della discesa in uno spiazzo laterale.

Quindi di nuovo in marcia ed a Vilaboa incontriamo Katy e Jim, un’altra coppia di canadesi che avevamo già incontrato e che ieri sera dormivano nella nostra stessa struttura.

Io ed Isabella con Jim e Katy

All’uscita di Vilaboa incontriamo la chiesetta di Santa Marta e, dopo un po’,  incontriamo un doppio Mojon che indicava l’inizio della Senda fluvial, indicata come variante. Ma quale variante! Avrebbe dovuto essere il percorso principale, tanto era bella! Come ci avevano suggerito le nostre amiche pellegrine Alice e Valentina, andiamo a sinistra e ci ritroviamo immersi nel verde lungo il corso del Rio dos Gafos.

Send fluvial do rio dos Gafos

Il nostro arrivo …

Dopo questo lungo tratto immersi nel verde, passiamo sotto ad un ponticello e sbucciamo alle porte di Pontevedra che attraversiamo per raggiungere  la Pension Casa Maruja. Quindi, mentre Isabella fa la doccia, esco per andare a fare un po’ di spesa. Adesso dovremmo andare a visitare la chiesa della Virgen Peregrina.

Note della giornata …

Aumenta il flusso dei pellegrini, dopo il ricongiungimento con il cammino centrale. Mancano circa 65 km a Santiago. È anche andata bene per il tempo … vedremo per il prosieguo.

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Cammino Portoghese della Costa – Day 9

Cammino Portoghese della Costa – Day 9

Da Vigo a Redondela

Tappa meravigliosa lungo la “Senda da auga” immersi nel verde e con vista sul mare nella parte iniziale. Siamo a circa 86 km da Santiago.

La sveglia …

Stamattina ci siamo alzati alle 7 ma, alla fine, siamo partiti più tardi di quanto non avessimo voluto fare. Alle otto siamo scesi al bar di sotto per fare colazione (devo dire che qui i croissant sono veramente buoni). Alle nove meno cinque, dopo aver terminato di prepararci, ci siamo messi in cammino. Grazie alla guida (quella in inglese di John Brierley) ed alle indicazioni che ci avevano dato in hotel, abbiamo trovato facilmente il cammino, quindi abbiamo cominciato a salire per raggiungere il tratto in quota, unica per senza di oggi (poco meno di 200m di dislivello).

In cammino …

La parte iniziale del cammino consente di ammirare dall’alto l’insenatura di Vigo e quella specie di fiordo che si insinua nel profilo della costa.

Le previsioni meteo di ieri, che promettevano pioggia forte lungo tutta la tappa, per fortuna sono state smentite, regalandoci una temperatura perfetta ed all’asciutto.

Vista dall’alto in uscita da Vigo

Dopo la prima parte ha avuto inizio la Senda da auga, un meraviglioso percorso, inizialmente su asfalto e dopo su sterrato, che attraversa boschi e piccoli agglomerati di case. Un tripudio di colori e di odori che rimettono in pace con sé stessi e con il mondo. Ogni tanto la vista sul fiordo faceva capolino, mescolando in continuazione il paesaggio. Ad un certo punto, dopo il rio Trasmaño, ci siamo trovati di fronte ad una cascata piccola ma bellissima, ed ovviamente abbiamo goduto della frescura e dei rumori da essa provocati.

Cascata lungo la Senda da auga

Poco dopo un’altra piccola sorpresa. Alla nostra destra ci ritroviamo un murales su una roccia. In quel momento con noi c’era un’altra coppia di canadesi che apprezzavano il percorso.

Murales lungo la Senda da auga

Pochi chilometri dopo siamo arrivati ad un bar sopra una località chiamata Cabanas, dove ci siamo fermati per un veloce spuntino prendendo del pane impastato con uva passa, fichi e noci (molto apprezzato da Isabella), un toast (ottimo) ed una tortilla, oltre alla fedele birra Estrella Galicia.

Messo il timbro abbiamo proseguito il cammino passando accanto ad alcune villette ben curate.

Villette fra Vigo e Redondela

Il nostro arrivo …

Quasi in prossimità di una località chiamata Cedeira, e dopo aver affrontato una ripida discesa su asfalto, siamo giunti alla chiesa di San André de Cedeira, ed avendo notato che era aperta, ci siamo avvicinati per mettere un altro timbro. All’interno stavano celebrando un cinquantesimo di matrimonio. La pala d’altare era bellissima. Abbiamo messo il timbro ed abbiamo proseguito.

Chiesa di San André di Cedeira

Uscendo dalla chiesa abbiamo notato la cancellata della vicina scuola dove i bambini avevano appeso tante conchiglie e scritto Buen camino in sei lingue diverse (mancava l’italiano ma li perdoniamo).

Buen camino ai pellegrini a Cedeira

Nell’ultimo tratto abbiamo percorso una strada secondaria che terminava con una ripida discesa, siamo passati sotto la ferrovia per arrivare sulla strada nazionale e quindi a Redondela, dove ci siamo diretti al nostro alloggio.

Note della giornata …

Bellissima tappa, probabilmente la più bella dall’inizio del cammino, immersi nella natura. Ci siamo ricongiunti con il cammino portoghese centrale, quindi da adesso la quantità di pellegrini aumenterà di sicuro. Siamo a circa 86 km da Santiago …

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Cammino Portoghese della Costa – Day 8

Cammino Portoghese della Costa – Day 8

Da A Ramallosa a Vigo.

Pioggia, pioggia ed ancora pioggia, dall’inizio alla fine. Ma siamo a Vigo.

La sveglia …

Stamattina sveglia alle sette e pronti per uscire alle otto e dieci. Pioveva ed abbiamo quindi indossato subito i poncho ed ovviamente messo anche i coprizaino per proteggerli meglio. Prima di imboccare il cammino siamo andati a vedere il ponte romanico che c’è all’ingresso del paese e che ieri ci era sfuggito.

Ponte romanico ad A Ramallosa

In cammino …

Data la pioggia, ma anche per stare più vicini al mare, abbiamo preferito imboccare la senda litoral, che in Spagna viene indicata da una conchiglia o da una freccia verde.

Indicazioni per la Senda Litoral

Seguiamo quindi, sotto una pioggerellina che in Sicilia definiamo “assuppa viddani” (cioè “inzuppa contadini”) ma che qui potremmo ridefinire per i pellegrini, il profilo della costa fino a giungere a Nigrán dove troviamo un bar aperto e ci fermiamo per la colazione. Due cornetti enormi e due cappuccini. Quindi proseguiamo e per tre o quattro volte ci ritroviamo ad alternare tratti sulla sabbia a tratti in strada.

Tratti in spiaggia lungo la Senda Litoral

Isabella cercava con gli occhi qualche conchiglia ma, questa volta, non ha avuto fortuna. Quindi abbiamo proseguito lungo la nazionale evitando un ulteriore tratto in spiaggia perché la pioggia era andata rinforzando e si era anche alzato un vento fastidioso.

Giunti a Canido ci siamo fermati, durante uno dei rari momenti di pausa della pioggia, sotto ad un albero sia per far riposare i piedi sia per mangiare un po’ di frutta e subito dopo siamo entrati in una taperia per prendere un caffè con latte Isabella ed una bella spremuta di arance io.

Il nostro arrivo …

L’ultimo tratto verso Vigo è stato sotto una pioggia costante. Abbiamo superato lo stadio, siamo entrati sul lungomare ed arrivati all’altezza di Avenida de Europa abbiamo deciso che per oggi di acqua ne avevamo preso a sufficienza, quindi abbiamo preso un taxi per raggiungere l’hotel dove ci attendeva una doccia calda ed un po’ di riposo prima di andare a fare la spesa e cenare.

Giardinetti di Vigo

Note della giornata …

Se non ci fosse stata la pioggia sarebbe stata una tappa molto bella, con la sua vicinanza al mare ma, si sa, il cammino si deve prendere come viene.

Mancano poco più di 100 km per Santiago e domani andremo a Redondela lungo una bella strada di collina.

Stasera vedremo invece di trovare il classico “menù del pellegrino” con il “caldo gallego” e la “tortilla”.

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Cammino Portoghese della Costa – Day 7

Cammino Portoghese della Costa – Day 7

Da Pedra Rubia ad A Ramallosa

Tappa corta e veloce sempre in vista oceano. Si comincia a girare verso l’interno per raccordarci col cammino centrale.

La sveglia …

Stamattina sveglia con vista sull’oceano. Fantastico, sempre e comunque … la temperatura si è un po’ alzata (circa 20°) e noi camminiamo in maniche corte.

Sveglia con vista oceano …

In cammino …

Dopo aver fatto colazione ci mettiamo in viaggio e la prima parte scorre lungo la ciclabile di fianco alla strada nazionale. Dopo qualche chilometro le frecce ci indicano di attraversare e capisco che stiamo per cominciare la salita che ci farà scollinare per raggiungere Baiona. Un cartello ci indica di chiudere i cancelli dopo il nostro passaggio e quindi cominciamo una bella salita su lastre di pietra e sterrato che ci regala una bella vista dall’alto.

Salita diretti a Baiona

Lungo la salita incontriamo pellegrini di varie nazionalità.  Durante la discesa ci sorpassa una pellegrina dai connotati orientali che sembrava volare leggiadra sopra quelle balate di pietra mentre io avanzava con cautela per evitare storte!

Giunti a Baiona abbiamo fatto un piccolo spuntino a base di barrette energetiche, frutta secca e mezza banana ciascuno e dopo ci siamo rimessi in marcia. Subito dopo, benché non segnalata, individuo il punto di accesso alla Senda Litoral ignorando la freccia che ci avrebbe portato in alto il che è stato un bene sia perché abbiamo camminato spediti cista mare, sia perché ci ha consentito di fare un giretto per Baiona piuttosto che vederla da lontano.

Ci siamo quindi fermati per un caffè con latte e siamo entrati in paese dove abbiamo visitato esternamente la fortezza sul piccolo promontorio ed abbiamo potuto assistere alla partenza di tappa della 18° Vuelta de Galicia.

L’oceano lungo la strada per Baiona

Quindi ci siamo incamminati verso l’ultimo tratto di strada che ci ha portato ad A Ramallosa dove abbiamo raggiunto il Pazo Pais per la notte.

Horreo del Pazo Pais

Il nostro arrivo …

Dopo esserci fatti una bella doccia ed esserci riposati un po’ siamo andati a lavare i panni in una cucina lavanderia self-service e dopo a fare un po’ di spesa quindi, ad ora di cena, siamo andati in una vicina birreria che faceva tapas molto buone. Domani ci aspetta Vigo ed il meteo promette pioggia…

Note della giornata …

Ormai siamo a metà cammino e le giornate trascorrono bene. Cominciamo a dirigerci verso l’interno … mancano altre sei tappe …

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Cammino Portoghese della Costa – Day 6

Cammino Portoghese della Costa – Day 6

Da A Guardia a Pedra Rubia.

Superati i 100 km di cammino, entriamo sempre più in Galizia. Il mare (e la nebbia) ci tengono compagnia.

La sveglia …

Stamattina sveglia alle sette e, dopo esserci preparati, siamo scesi per la colazione, insieme ad altre due signore del trentino e, quando stavamo risalendo in camera, ad una neozelandese. Quindi, con la nebbia ancora pesante sul mare, ci siamo messi in cammino.

La nebbia lasciando A Guarda

In cammino …

Siamo scesi sul litorale ed abbiamo cominciato a seguire un sentiero che costeggia il mare, ancora parzialmente nascosto dalla nebbia. Quindi, ad un certo punto, siamo risaliti per seguire una pista ad uso misto pellegrini-ciclisti che costeggia la nazionale. Questa alternanza ci ha accompagnati per un po’,  con le macchine che apparivano e scomparivano nella nebbia. Tanti pellegrini incontrati. C’è qualcosa di poetico nel vedere tante persone in cammino verso la stessa meta.

Il tempo è l’ideale per camminare, con una temperatura di circa 17°. Ad un certo punto, lungo questa pista, una lumaca si avvicinava pericolosamente verso l’asfalto transitato dalle vetture, quindi l’abbiamo fotografata e rimessa lato campagna, al sicuro.

Una lumaca temeraria …

Arrivati a Portecelo ci siamo fermati da un ragazzo rasta che aveva un piccolo baretto e per l’astronomica cifra di 2 euro abbiamo preso due latte con caffè che lui ha integrato con due mottini. 

Si vede che siamo in Galizia anche dal paesaggio che comincia ad essere popolato dai caratteristici Horreos, spesso in giardini ben curati.

Horreo in un bel giardino fiorito

Abbiamo quindi proseguito verso Oia passando da un ambulante che si fa chiamare Rincon del Peregrino dove abbiamo messo un sello.

Ponticello in pietra prima di Oia

In prossimità di Oia, in una chiesetta aperta Isabella ha acceso due piccole candele (una per me ed una per lei), quindi ci siamo fermati a pranzo passando, successivamente, davanti al Monastero.

Quindi è cominciata l’ultima parte della tappa, la meno bella, che ci ha visto raggiungere prima Mougas e successivamente Pedra Rubia dove avremmo dovuto pernottare. Le cose sono andate diversamente, ma questo, forse, lo troverete nel prossimo libro …

Cartello all’ingresso di Pedra Rubia

Il nostro arrivo …

Vabbè,  vi anticipo che l’albergue che avrebbe dovuto ospitarci diciamo che non brillava per pulizia … quindi ho trovato una soluzione alternativa che ha fatto la felicità di Isabella che, stoicamente, continua a procedere con i sandali praticamente dalla prima tappa, avendo voluto evitare gli scarponi che le provocavano vesciche.

Note della giornata …

La bellezza dell’oceano accanto a te coperto dalla nebbia è uno spettacolo indimenticabile. Abbiamo incontrato un po’ di animali (recintati) e gestito quest’ultimo, piccolo, inconveniente. Domani si prosegue per raggiungere A Ramallosa. Abbiamo fatto, fino ad ora, 110 km. Ne mancano, secondo il Mojon altri 140.

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Cammino Portoghese della Costa – Day 5

Cammino Portoghese della Costa – Day 5

Da Vila Praia de Âncora ad A Guarda.

Siamo in Spagna! Siamo in Galizia! Tappa veloce e piena di emozioni!

La sveglia …

Finalmente stamattina, complice il fatto che volevamo prendere il traghetto a Caminha, ci siamo alzati presto (poco prima delle sei) e, dopo esserci preparati, siamo usciti alle sette e dieci. La nebbia ci ha accolto fra le sue braccia, tanto che pensavo ci sarebbero servite le lampade frontali quanto meno per farci notare. Per fortuna la visibilità era decente e ce le siamo tolte subito, imboccando la strada dove ci siamo fermati quasi subito per fare colazione con due brioche calde e due cappuccini.

In cammino …

Terminata la colazione ci siamo messi in marcia attraversando Vila Praia de Âncora, giungendo ad un piccolo monumento dedicato ai pescatori, posto in una piazzetta di fronte al mare.

Vila Praia de Âncora. Monumento ai pescatori.

Ci siamo quindi immessi sulla litoranea appositamente attrezzata per i pellegrini che lambiva il mare, ammantato dalla nebbia, strada che ci avrebbe accompagnato per buona parte del percorso.

Litoranea di Vila Praia de Âncora

Il mare era una vista suggestiva, coperto com’era dalla nebbia, ed in lontananza lungo la litoranea riuscivamo a malapena ad intuire la presenza di un gruppetto di pellegrini.

Quasi senza accorgercene stavamo tenendo un buon passo, quasi impensabile il primo giorno con i problemi che aveva avuto Isabella. Alla fine saremmo arrivati a Caminha in due ore e mezza (pause comprese)  coprendo una distanza di quasi dieci chilometri e mezzo.

Prima di arrivare a Caminha, mentre costeggiavamo la strada ferrata, siamo passati accanto ad un albero di fichi. Sguardo d’intesa con Isabella e subito ci siamo messi alla ricerca di quelli maturi. Esaudito questo peccatuccio di gola, abbiamo proseguito per Caminha dove abbiamo avuto la sgradita sorpresa che gli orari del traghetto erano secondo l’orario spagnolo, quindi il traghetto delle dieci in effetti era partito alle nove ed il successivo sarebbe stato nel pomeriggio. Abbiamo chiesto quindi al bar di fronte la biglietteria informazioni circa le taxi-boat ed abbiamo acquistato il biglietto (5 euro a pellegrino). Spuntino di metà mattinata ed abbiamo seguito il “capitano” che ci ha condotto alla barca a motore ormeggiata proprio accanto al traghetto. Alla fine è stata la scelta migliore in quanto in neanche 4 minuti eravamo sulla sponda opposta! Ed il viaggio, come potete vedere dal video, è stato anche divertente!

Da Caminha ad A Pasaxe. Si passa il confine!

Giunti in Spagna, e regolati gli orologi dato il cambio di fuso orario (!!!), siamo stati fuorviati dalle frecce che indicavano la litoranea invece di farci scollinare sulla sella del monte Tecla, quindi siamo tornati indietro ed abbiamo preso la strada che c’era proprio di fronte all’imbarcadero. Stranamente non abbiamo visto frecce lungo la strada fino ad A Guarda (poi sono ricomparse). Lungo la strada abbiamo incontrato il cancello di una villetta dove sopra era riportata, in ferro battuto, la scritta “La Peregrina” ed ovviamente ne ho approfittato per fare una foto ad Isabella.

Il nostro arrivo …

Poco dopo siamo arrivati ad A Guarda e ci siamo diretti verso l’hotel Bercelos, un piccolo hotel a conduzione familiare dove ci ha accolto una signora che ci ha offerto del succo di frutta. Mentre effettuava la registrazione ha pensato bene di chiedermi come mai parlassi così bene lo spagnolo. Io! Ho risposto che secondo me non lo parlavo bene (e ne resto convinto) ma lei ha ribadito il suo giudizio. Meglio così…

Dopo esserci lavati e riposati,  siamo usciti per andare a visitare un paio di chiese (quella di Santa Maria de A Guarda veramente bella con alcune pale di altare che erano uno spettacolo), fare un po’ di spesa ed un giretto al porto. Il posto era delizioso.

A Guarda vista dal porto

Quindi siamo rientrati in hotel per prenotare per i prossimi tre giorni (i pellegrini in cammino sono tanti e gli albergue municipal sono subito pieni) ed infine siamo andati a cena al porto, dove echeggia periodicamente la sirena che annuncia l’approssimarsi della terra alle navi in transito, data la pesante nebbia che limita fortemente la visibilità. Quindi rientro in hotel. Domani tappa fino a Pedra Rubia, subito dopo Porto de Mougas.

Note della giornata …

Cominciamo a mettere chilometri nelle gambe e si sente, nel senso che le gambe, se il fondo lo permette, ci consentono di fare buone percorrenze, cosa impensabile il primo giorno con i problemi sorti per Isabella. Emozionante il passaggio del confine lungo il fiume.

Per poter rispettare i tempi di rientro, abbiamo, a malincuore, deciso di rinunciare alla Variante Espiritual. Magari la faremo la prossima volta insieme al cammino centrale. Per il momento, comunque, pensiamo a terminare questo cammino … a domani!

Tappa precedente

Tappa successiva

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